| oooooooooooo, squillo di trombe, rullo di tamburi, ecco che finalmente mi sono deciso a scrivere e a postare la mia prima, e ultima per molto tempo, (visto che ho giocato con i miei cugini che abitano a 1000 chilometri di distanza) sessione da JM.(anche se in realtà sono state un paio). Ambientazione: Konoha PG: Yokito Uciha Tsushina Hyuga Ed ecco che, dopo un lungo periodo di accademia i giocatori si apprestano a ricevere i loro coprifronte e ad essere quindi promossi a genin. La giornata della cerimonia è soleggiata e tranquilla e solo qualche occasionale nuvola priva per un attimo il villaggio della presenza dei raggi del sole, che altrimenti riscaldano i piccoli diplomandi in attesa, e illuminano i volti dei 6 hokage. Gli allievi sono tutti in attesa nel cortile dell'accademia e guardano speranzosi il maestro Kusugi che, visibilmente orgoglioso dei suoi ragazzi consegna ad ognuno di loro un porta kunai e una tasca porta oggetti nuovi di zecca, facendo loro le congratulazioni e augurandogli il meglio per la loro carriera ninja. I giovani si recano dunque nella palestra dell'accademia, dove , su un palchetto allestito per l'occasione , vedono, scortato da due membri della squadra speciale, il 7° Hokage, che quando tutto è pronto comincia il suo discorso di congratulazioni per poi continuare con la cerimonia della consegna dei coprifronte e l'assegnazione dei nuovi ninja alle squadre. Durante la cerimonia, al momento designato ognuno dei partecipanti si vede chiamare sul palco e, dopo qualche parola di incoraggiamento, viene loro consegnato il tanto atteso simbolo del raggiunto grado di genin. Il saggio Sarutobi si occupa poi di assegnare i ninja alle squadre, ma si verifica uno spiacevole inconveniente, ovvero per una questione numerica e per il bisogno costante di ninja, per il quale si è deciso di promuovere tutti i ninja meritevoli senza imporre limitazioni numeriche, uno dei nuovi team della foglia sarà composto da soli due Genin, affidati ad uno dei ninja più brillantisu cui il villaggio possa fare affidamento, Arame Nara. Ed è proprio a questo gruppo, il gruppo n° 5, che, per le loro alte valutazioni nei corsi accademici, Yokito e Tsushina vengono collocati. Viene dunque detto loro di recarsi al campo di addestramento numero 12, dove il loro nuovo sensei li sta aspettando. L'atteggiamento del Nara nei confronti degli allievi è dapprima molto strano, infatti egli, all'arrivo dei due ragazzi li intrappola con la tecnica del controllo dell'ombra, nel tentativo di capire quanto effettivamente essi siano preparati. Sempre con questo proposito egli decide di sottoporli a 2 prove, la prima consiste nel scovarlo e riuscire a colpirlo. Appena finito di pronunciare le istruzioni egli scompare, ma grazie all'udito finissimo di Yokito egli riesce a sentire una serie di rumori provenienti dal bosco vicino, prodotti sicuramente da più di un uomo. Ad avvallare l'ipotesi della presenza di due persone è la visione periferica di Tsushina che ne individua circa 6 sparse nel bosco circostante. A questo punto i due ragazzi si dirigono verso il bosco, cercando di prendere di sorpresa, con scarsi risultati tra l'altro, quello che ad una prima occhiata sembra essere davvero il maestro, che si scaglia contro di loro. Al primo colpo che i due giovani ninja riescono ad assestare al maestro egli scompare in un fragoroso scroscio d'acqua. Dopo aver eliminato un altro paio di copie, i due arrivano a capire, per fortuna o per deduzione logica, che il maestro, per aver utilizzato la moltiplicazione acquatica si deve trovare per forza vicino al poco distante fiumiciattolo. Trovato il maestro egli da il via alla seconda parte del suo personale test, ovvero fa combattere fra di loro i due Genin. Durante l'incontro entrambi attivano le loro abilità innate, e questo finisce con la vittoria della Hyuga. Dopo aver curato con i tonici le ferite dei due, egli li porta a mangiare una scodella di ramen, per poi introdurli alla seconda parte dell'addestramento, quella riguardante il controllo del chakra. Essa si sviluppa in 2 parti, la prima consiste nell'arrampicarsi camminando su un albero la seconda nel camminare sull'acqua. Entrambi hanno un discreto successo (secondo un complicato sistema basato sulla combinazione del risultato di un tiro sul d20 alla corrispettiva percentuale di successo, controllata con il tiro di un d%) alla fine dell'addestramento i PG tornano ognuno alla propria dimora, raccontano alle famiglie la propria giornata e preparandosi poi per affrontarne una nuova.
FINE PRIMA PARTE,(la seconda la devo ancora scrivere, quando trovo un po' di tempo la posto) PS: ne approfitto per ringraziare tutti coloro che mi hanno fatto i complimenti per l'ambientazione, sperando che la storia non li deluda.
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